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Ottimizzazione e riduzione del consumo d’acqua nei processi di trattamento superficiale

Ottimizzazione e riduzione del consumo d’acqua nei processi di trattamento superficiale

a speech by O. Balestrino

Introduzione

La presentazione si propone di evidenziare l’evoluzione dell’approccio ambientale nel corso degli anni da parte del legislatore e proporre alcune soluzioni tecniche per l’ottimizzazione e riduzione del consumo d’acqua nei processi di trattamento superficiale.

ECOTEAM spa
progetta, realizza, manutiene impianti di trattamento acque ed acque reflue.
Specializzata nel settore Trattamento e Finiture

Sviluppo della “Coscienza Ambientale” in Italia ed in Europa

  • Legge 319/1976 (Legge Merli)
  • D.lgs 152/2006
  • 2019: “Industria 4.0”
  • 2022: DNSH

La legge Merli indicava in maniera dettagliata le sostanze inquinanti, ponendo dei limiti al loro scarico nelle acque e alla loro concentrazione. Con riferimento agli scarichi, la ripartizione degli stessi ai fini della relativa disciplina e del conseguente trattamento sanzionatorio era fondata sulla loro provenienza; si disponeva inoltre che lo scarico effettuato in assenza della necessaria autorizzazione, concessa esclusivamente agli scarichi rispettosi dei limiti di accettabilità, fosse sempre soggetto a sanzione penale.

D.lgs 152 normativa di cui una sezione importante è dedicata appunto alla tutela delle acque dall’inquinamento e alla gestione delle risorse idriche.

Industria 4.0 / Ambiente

Impianti di trattamento acqua inseriti nel gruppo 2 allegato A dei materiali ammessi alla transizione 4.0, ovvero sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità, con particolare riferimento alle due seguenti categorie:

  • componenti, sistemi e soluzioni intelligenti per la gestione, l’utilizzo efficiente e il monitoraggio dei consumi energetici e idrici e per la riduzione delle emissioni
  • filtri e sistemi di trattamento e recupero di acqua, aria, olio, sostanze chimiche, polveri con sistemi di segnalazione dell’efficienza filtrante e della presenza di anomalie o sostanze aliene al processo o pericolose, integrate con il sistema di fabbrica e in grado di avvisare gli operatori e/o di fermare le attività di macchine e impianti

Green Deal Europeo

Il pilastro centrale di Next Generation EU è il dispositivo Recovery and Resilience Facility che, tra i vari obiettivi, si propone di sostenere interventi che contribuiscano ad attuare l’Accordo di Parigi e gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, in coerenza con il Green Deal europeo.

Obiettivo «Inquinamento zero» per un ambiente privo di sostanze tossiche

Do No Significant Harm

ll principio Do No Significant Harm (DNSH) prevede che gli interventi previsti dai PNRR nazionali non arrechino nessun danno significativo all’ambiente: questo principio è fondamentale per accedere ai finanziamenti del RRF.

I piani devono includere interventi che concorrono per il 37% delle risorse alla transizione ecologica.

l principio DNSH si basa su quanto specificato nella “Tassonomia per la finanza sostenibile”, adottata per promuovere gli investimenti del settore privato in progetti verdi e sostenibili nonché contribuire a realizzare gli obiettivi del Green Deal.

Criteri del DNSH
Il Regolamento individua sei criteri per determinare come ogni attività economica contribuisca in modo sostanziale alla tutela dell’ecosistema, senza arrecare danno a nessuno degli obiettivi ambientali

1   Mitigazione dei cambiamenti climatici

    Un’attività economica non deve portare a significative emissioni di gas serra (GHG)

  Adattamento ai cambiamenti climatici

   Un’attività economica non deve determinare un maggiore

3   Uso sostenibile e protezione delle risorse idriche

   Un’attività economica non deve essere dannosa per il buono stato dei corpi idrici (superficiali, sotterranei o marini) e determinare il deterioramento qualitativo o la riduzione del potenziale ecologico

4   Transizione verso l’economia circolare, con riferimento anche a riduzione e riciclo dei rifiuti

   Un’attività economica non deve portare a significative inefficienze nell’utilizzo di materiali recuperati o riciclati, ad incrementi nell’uso diretto o indiretto di risorse naturali, all’incremento significativo di rifiuti, al loro incenerimento o smaltimento, causando danni ambientali significativi a lungo termine

  Protezione e riduzione dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua o del suolo

   Un’attività economica non deve determinare un aumento delle emissioni di inquinanti nell’aria, nell’acqua o nel suolo

6   Protezione e ripristino della biodiversità e della salute degli eco-sistemi

   Un’attività economica non deve dannosa per le buone condizioni e resilienza degli ecosistemi o per lo stato di conservazione degli habitat e delle specie, comprese quelle di interesse per l’Unione

Nace

Uno specifico allegato tecnico della Tassonomia riporta i parametri per valutare se le diverse attività economiche contribuiscano in modo sostanziale alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici o causino danni significativi ad uno degli altri obiettivi.

Basandosi sul sistema europeo di classificazione delle attività economiche (NACE), vengono quindi individuate le attività che possono contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici, identificando i settori che risultano cruciali per un’effettiva riduzione dell’inquinamento. Il quadro definito dalla Tassonomia fornisce quindi una guida affidabile affinché le decisioni di investimento siano sostenibili ed è diventato un elemento cardine nei criteri di assegnazione delle risorse europee

C24 – Manufacture of basic metals

   C24.4.1 – Precious metals production

C25 – Manufacture of fabricated metal products, except machinery and equipment

   C25.6.1 – Treatment and coating of metals

ECOTEAM

«Inquinamento zero» per un ambiente privo di sostanze tossiche

Uso sostenibile e protezione delle risorse idriche

   Un’attività economica non deve essere dannosa per il buono stato dei corpi idrici (superficiali, sotterranei o marini) e determinare il deterioramento qualitativo o la riduzione del potenziale ecologico

Protezione e riduzione dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua o del suolo

   Un’attività economica non deve determinare un aumento delle emissioni di inquinanti nell’aria, nell’acqua o nel suolo

DNSH nel T.F.

Progettazione impianti a basso impatto

  • Utilizzo di prodotti a bassa tossicità
  • Progettazione di impianti efficienti
  • Riuso e recupero delle soluzioni
  • Scarico liquido zero

Lavaggio

Riduzione dell’acqua

La progettazione del sistema di lavaggio è legata a:

1. Processo

a) Caratteristiche della soluzione di processo

b) Numero di lavaggi

c) Tipologia di lavaggi

2. Produzione

I. Superficie

II. Obiettivo finale

Importanza dei lavaggi: Riduzione dell’acqua

Un lavaggio in cascata permette una forte riduzione della portata d’acqua necessaria ed in prima approssimazione possiamo dire che la concentrazione nei lavaggi 

 

DNSH e ZLD

Lo Scarico Liquido Zero può utilizzare diverse tecnologie e filosofie di progettazione ma il punto chiave è l’ultimo anello che è quasi sempre un sistema di evapo-concentrazione.

L’evapo-concentratore è un sistema che permette di concentrare delle soluzioni diluite eliminando/recuperando l’acqua.

Gli utilizzi principali sono:

1. Recupero di soluzioni diluite per essere riutilizzate come soluzioni di processo

2. Riduzione degli smaltimenti con recupero dell’acqua

 

EVAPO-CONCENTRATORI

Esistono diverse tecnologia di evapo-concentratori:

1.Pompa di calore

1. a serpentina immersa

2. a circolazione forzata

3. con raschiatore

2.Acqua calda

1. a singolo effetto

2. a doppio effetto

3. a triplo effetto

3.Ricompressione Meccanica dei Vapori

1. a circolazione naturale

2. a circolazione forzata

3. falling film

1. Con compressore a lobi

2. Con compressore centrifugo

CONCLUSIONI

La riduzione del consumo d’acqua, fino al punto estremo dello Scarico Liquido Zero, nei processi di trattamento superficiale persegue “l’obiettivo Inquinamento zero per un ambiente privo di sostanze tossiche”.

I costi di esercizio con le opportune tecniche possono essere molto vantaggiosi.

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Optimization and reduction of water consumption in surface treatment processes

Optimization and reduction of water consumption in surface treatment processes

a speech by O. Balestrino

Preface

The presentation aims to highlight the evolution of the environmental approach over the years by the legislator and propose some technical solutions for the optimization and reduction of water consumption in surface treatment processes.

ECOTEAM spa
designs, builds, maintains water and wastewater treatment plants.Specialized in the Treatment and Finishing sector

Development of “Environmental Consciousness” in Italy and Europe

  • Legge 319/1976 (Legge Merli)
  • D.lgs 152/2006
  • 2019: “Industria 4.0”
  • 2022: DNSH

The Merli law indicated in detail the polluting substances, placing limits on their discharge into water and their concentration. With reference to discharges, the distribution of the same for the purposes of the relative regulations and the consequent sanctioning treatment was based on their origin; it was also established that unloading carried out in the absence of the necessary authorization, granted exclusively to unloading in compliance with the limits of acceptability, was always subject to a criminal sanction.

Legislative Decree 152 of which an important section is dedicated precisely to the protection of water from pollution and the management of water resources.

Industry 4.0 / Environment

Water treatment plants included in group 2 Annex A of the materials admitted to transition 4.0, or systems for quality and sustainability assurance, with particular reference to the following two categories :

  • components, systems and intelligent solutions for the management, efficient use and monitoring of energy and water consumption and for the reduction of emissions
  • filters and treatment and recovery systems for water, air, oil, chemicals, dust with signaling systems of filtering efficiency and the presence of anomalies or substances alien to the process or dangerous, integrated with the factory system and able to warn operators and / or to stop the activities of machines and plants

European Green Deal

The central pillar of Next Generation EU is the Recovery and Resilience Facility which, among other objectives, aims to support interventions that contribute to implementing the Paris Agreement and the United Nations Sustainable Development Goals, in line with the European Green Deal.

Objective “Zero pollution” for an environment free of toxic substances

Do No Significant Harm

The Do No Significant Harm principle (DNSH) states that the actions outlined in national NRRPs may not cause any significant harm to the environment: this is a fundamental principle for accessing funding from the RRF.

In addition, the plans must include actions which contribute 37% of the resources to the ecological transition.

The DNSH principle is based on the provisions of the “Taxonomy for Sustainable Finance” adopted to promote private sector investment in green and sustainable projects and help achieve the goals of the Green Deal.

Criteria of DNSH
The Regulation identifies six criteria for determining how each economic activity substantially contributes to protecting the ecosystem, without undermining any of the environmental goals

1   Climate change mitigation

 An economic activity must not lead to significant emissions of greenhouse gases (GHG)

  Climate change adaptation

 An economic activity must not have an increased negative impact on the current and future climate, on the activity itself or on people, nature or property

  Sistainable use and protection of water and marine resources

An economic activity must not be detrimental to the good health of water bodies (surface, groundwater or marine) or harm its quality or reduce its ecological potential

  Transition to the circular economy, including waste prevention and recycling

 An economic activity must not result in significant inefficiencies in the use of recovered or recycled materials, increase the direct or indirect use of natural resources, or significantly increase waste or the burning or disposal thereof, causing significant long-term environmental damage

5   Prevention and reduction of air, water and soil pollution

An economic activity must not cause increased emissions of pollutants in the air, water or soil

6   Protection and restoration of biodiversity and health of ecosystems

An economic activity must not harm the good condition and resilience of ecosystems or the conservation status of habitats and species, including those of interest to the Union.

Nace

A specific technical annex of the Taxonomy sets out the parameters for evaluating whether different economic activities substantially help with climate change mitigation and adaptation or whether they cause significant harm to one of the other goals. Based on the Statistical Classification of Economic Activities in the European Community (NACE), the activities that can help to mitigate climate change are then determined, identifying the sectors that are crucial for an effective reduction in pollution. The framework defined in the Taxonomy therefore provides a reliable guide for making sustainable investment decisions, and has become a core component of the criteria for allocating European resources

C24 – Manufacture of basic metals

   C24.4.1 – Precious metals production

C25 – Manufacture of fabricated metal products, except machinery and equipment

   C25.6.1 – Treatment and coating of metals

ECOTEAM

«Zero pollution» for an environment free of toxic substances

Sistainable use and protection of water and marine resources 

 An An economic activity must not be detrimental to the good health of water bodies (surface, groundwater or marine) or harm its quality or reduce its ecological potential

Prevention and reduction of air, water and soil pollution

An economic activity must not cause increased emissions of pollutants in the air, water or soil

DNSH in F.T.

Low impact plant design

  • Use of low toxicity products
  • Design of efficient systems
  • Reuse and recovery of solutions
  • Zero liquid discharge

RINSING

Water reduction

The design of the washing system is linked to:

1. Process

a) Characteristicsof the process solution

b) Numbers of rinsing

c) Type of rinsing

2. Production

I. Surface

II. Final goal

Importance of rinsing: Water reduction

A cascade rinsing allows a strong reduction of the necessary water flow and as a first approximation we can say that the concentration in the washes Xn

 

DNSH e ZLD

The Zero Liquid Discharge can use different technologies and design philosophies but the key point is the last link which is almost always an evaporation-concentration system.

The evaporator-concentrator is a system that allows you to concentrate diluted solutions by eliminating / recovering water.

The main uses are :

1. Recovery of diluted solutions to be reused as process solutions

2. Reduction of disposal with water recovery

 

EVAPO-CONCENTRATORS

There are different technologies of evapo-concentrators:

Heat pump

  with immersed coil

  forced circulation

  with scraper

Hot water

  single effect

  double effect

  triple effect

Mechanical Vapour Recompression

1. Natural circulation

2. forced circulation

3. falling film

a) With lobe compresso

 

CONCLUSIONI

The reduction of water consumption, up to the extreme point of Zero Liquid Discharge, in the surface treatment processes pursues “the goal of zero pollution for an environment free of toxic substances“

Operating costs with the appropriate techniques can be very advantageous.

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SUSTAINABILITY: New Standards for Precious Metals

SUSTAINABILITY: New Standards for Precious Metals

a speech by Filippo Finocchi

Title: Our Common Future – Brundtland Report

Author: World Commission on Environment and Development

Year: 1987

For the first time, the report identifies Sustainability as:

The condition of a development capable of “ensuring the satisfaction of the needs of the present generation without compromising the possibility of future generations to realize their own”

 

Precious Metals

 

 

Supply and Demand: Gold

 

 

Supply and Demand: Silver

 

 

Supply and Demand: Platinum

 

 

Supply and Demand: Palladium

 

 

Supply and Demand: Rhodium

 

 

Supply Sources:

Mining

Refining

Grandfathered

Kinf of Mines

Open Pit Mine

Underground Mine

Artisanal Mine

 

Recycled Sources from Refining

Industrial Scraps

Jewelry Scraps

Disinvestments

Central Bank Sales

Electronic Scraps

 

Rules and Associations

 

 

Responsible Jewellery Council

 

 

Individual provisions of the COP

 

 

 

Overview of the RJC CoC Standard

 

 

 

Sustainability on Precious Metals

PROVENANCE CLAIM 

A documented claim made through the use of descriptions or symbols, relating to Precious Metals and specifically relate to their:

Origin – Geographical origin of materials, for example country, region, mine or corporate ownership of the Mining Facility/ies;

Source – Type of source, for example recycled, mined, artisanally mined, or date of production;

Practices – Specific practices applied in the supply chain relevant to the Code of Practices, including but not limited to, standards applicable to extraction, processing or manufacturing, conflict-free status, or due diligence towards sources.

Claims supported by evidence to avoid:

  • Greenwashing
  • Misleads consumers
  • Unfair to competitors who make legitimate efforts

 

All precious metals used by Legor Group S.p.A. are 100% RJC CoC compliant and 100% from recycled sources (Au, Ag, Pt, Pd, Rh)

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