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Stato dell’arte

Le leghe di palladio sono state al centro dell’attenzione al simposio di Santa Fe, in particolare nel 2006 e nel 2009 anni in cui la richiesta di Pd nel settore della gioielleria ha registrato una rapida crescita. Sono stati pubblicati diversi documenti sul mercato [1], sul processo di microfusione [2-4] e sulla fabbricazione e la lavorazione [5, 6] del palladio. Il primo studio sulla microfusione relativo alle leghe 950Pd è stato presentato da Fryé [4]. A causa delle limitate informazioni allora disponibili, lo scopo essenziale del documento era quello di ottenere una migliore comprensione delle caratteristiche di colata delle leghe 950Pd utilizzate nel settore orafo. Il lavoro di Battaini [2] mirava a presentare le principali proprietà fisiche e chimiche delle leghe dentali basate su palladio e a trasferire l’esperienza acquisita nel campo odontoiatrico a quello dell’oreficeria.

Nel 2007 uno studio sulla microfusione delle leghe 950Pd è stato realizzato dal fem per conto della Palladium Alliance International (PAI). I risultati sono stati presentati in occasione del simposio di Santa Fe del 2008 e pubblicati nel 2009 [3]. Nella sezione che segue verranno sintetizzate le conclusioni principali di questi studi.

2.1 Sfide di colata tipiche associate alle leghe di palladio 950

Il palladio 950 commerciale contiene Ru, Ga o Co come componenti principali. Nella Tabella 1 viene fornito un elenco delle leghe con le loro principali proprietà e caratteristiche.

Tabella 1:            Panoramica delle leghe di palladio commerciali tratta dalle schede tecniche dei loro produttori. AC = as-cast, CW = lavorazione a freddo, AN = ricottura.

Il rutenio (Ru) è un metallo del gruppo del platino dal colore bianco che lega bene con il palladio. Le leghe contenenti Ru mostrano una temperatura di fusione più elevata, in quanto il rutenio incrementa la temperatura del solidus e del liquidus in base al diagramma di fase binario. Il Ru ha una solubilità limitata nel palladio; pertanto vengono prodotte solo leghe 950Pd-Ru. L’incremento dell’intervallo di fusione tramite l’aggiunta di Ru richiede temperature di colata più elevate rispetto al palladio puro. Ciò comporta una sollecitazione termica più elevata sui crogioli e i materiali di microfusione durante la colata. L’intervallo di fusione di 950PdRu è molto ristretto, solo pochi gradi Celsius. Alcuni valori forniti nelle schede tecniche dei produttori per 950PdRu sono in contraddizione con le informazioni sul diagramma di fase. Ciò viene attribuito a ulteriori leganti non specificati o alla difficoltà di determinare l’intervallo di fusione effettivo.

Durante la solidificazione si formano dendriti e il Ru viene segregato nel cuore di queste ultime e la fusione restante si arricchisce di Pd. Solitamente l’intervallo di fusione cresce a causa della segregazione, ma nel caso di 950PdRu ciò avviene in modo molto limitato. Di conseguenza la lega mostra un congelamento quasi isotermico e quindi un riempimento dello stampo molto limitato durante la colata. Tale processo è stato investigato in dettaglio per 950PtRu [15].

Il Ru si dissolve nel palladio in modo da formare una soluzione solida. Le leghe Pd-Ru sono relativamente morbide a causa della piccola differenza nella dimensione dell’atomo di Pd e Ru. La durezza tipica è di circa 100-120 HV1 nella condizione di ricottura o as-cast. Per migliorare le proprietà meccaniche vengono frequentemente utilizzate aggiunte di Gallio (Ga).

Il diagramma di fase binario di Pd con Ga viene mostrato nella Figura 1. Ga ha un punto di fusione molto basso (29 °C) e la sua aggiunta abbassa in modo significativo la temperatura del solidus e del liquidus di Pd. La solubilità massima in Pd è una percentuale in massa di Gallio pari a 8 ca.. A una concentrazione di Ga più elevata si formano numerosi composti intermetallici in reazioni di fase complesse. Non sono noti studi sistematici sull’indurimento per precipitazione delle leghe a contenuto elevato di Pd nella letteratura aperta. Tali studi, tuttavia, sono disponibili per le leghe di Pt [16] e i risultati possono essere trasferiti a quelle di Pd.

L’indurimento per precipitazione è ben noto e applicato per le leghe 950Pt [16, 17]. Tuttavia la superiorità del gallio nel palladio è più elevata che nel platino. Pertanto sono necessarie qualità più elevate di Ga per ottenere lo stesso livello di durezza – ovvero per un dato contenuto di Pd, ad esempio 950Pd, la durezza conseguibile è inferiore. La risposta all’indurimento di Pt legato con Ga è segnalata come instabile e pertanto classificata come non praticabile per un indurimento affidabile da parte di alcuni autori [16].

Figura 1:              Approccio tradizionale delle leghe di palladio dure con un contenuto di Ga più elevato. Sezione del sistema Pd-Ga (a sinistra) confrontata con il sistema Pt-Ga (a destra) calcolata utilizzando il database TCNOBL1 e ThermoCalc.

Prove sperimentali e indagini corrispondenti in un precedente studio del fem [3] si sono concentrate su due leghe, una con Ru/Ga e l’altra con Ag/Ga/Cu. Di conseguenza non è possibile trarre alcuna conclusione generale in ordine all’adeguatezza delle leghe per la colata di palladio in base alla composizione della lega. Sulla base dell’analisi dei difetti nelle colate industriali, sembra che le leghe con un contenuto di gallio relativamente alto tendano ad avere una suscettibilità più elevata alla formazione di cricche nelle parti as-cast. La formazione di cricche si è rivelata un problema complesso. Una failure analysis approfondita ha rivelato che il meccanismo sottostante è correlato alle proprietà e alle condizioni di colata particolari del materiale di microfusione. Si deve notare che le colate prive di cricche della lega Ru/Ga sono state ottenute n modo riproducibile durante prove di colata presso il fem e sono inoltre ottenute in qualità elevata e in modo riproducibile da molti fonditori industriali che hanno cooperato al progetto.

Il silicio è un’impurità tipica che si verifica nei processi di microfusione. Se viene utilizzato materiale di scarto per la rifusione la rimozione di eventuali residui della microfusione è della massima importanza [2]. Tali residui di ossidi possono decomporsi durante la fusione, in particolare in condizioni riducenti (gas di formatura: Ar/H 2 or N 2/H 2) che devono essere evitate. L’ossigeno rilasciato passa in soluzione solida all’interno della fusione ed evapora durante la solidificazione formando una porosità del gas significativa. Il silicio forma un eutettico a punto di fusione basso (Pd + Pd 3Si) a una temperatura di 782 °C. Tale eutettico sui bordi dei grani è responsabile delle crepe di ritiro. Un esempio del risultato catastrofico delle impurità di silicio viene mostrato nella Figura 2. L’albero di colata è diventato completamente fragile. Numerose cricche nelle parti provocano più fratture che si verificano lungo i bordi dei grani interdendritici. Il numero 4 nella parte inferiore destra dell’immagine mostra l’incremento della concentrazione di Si determinata dall’analisi EDX.

Figura 2:              Frattura a caldo dovuta a contaminazione con residui della microfusione.

3 Processo di sviluppo

3.1 Identificazione di componenti della lega adeguati

Sono stati selezionati potenziali leganti nella tavola periodica degli elementi. Alcuni elementi hanno dovuto essere esclusi in quanto volatili, tossici, allergenici o radioattivi, troppo reattivi nelle condizioni tipiche della microfusione o insolubili. I principali requisiti per la nuova lega erano:

Intervallo di fusione sufficiente di almeno 25 K

Durezza media (130-160 HV1)

Struttura a grano fine

La lega 950PtRu è stata definita come riferimento per lo sviluppo delle nuove leghe 950Pd. 950PdRu è caratterizzata da un promettente colore grigio-argento rispetto al colore grigio della maggior parte delle leghe 950Pd. Contiene metalli del gruppo del platino al 100% e pertanto non richiede gas protettivo durante la lavorazione. Tuttavia la fluidità della lega è molto bassa e alcuni produttori non la consigliano per la colata.

Tra i candidati restano solo pochi elementi. Per poter superare le scarse proprietà di colata di 950PdRu sono necessari i seguenti miglioramenti:

Ampliamento dell’intervallo di fusione  Aggiunta di Co, Fe o Cu

Miglioramento delle proprietà di colata, in particolare del riempimento dello stampo    Aggiunta di Co

Ottimizzazione della segregazione, riduzione delle reazioni alla microfusione     Aggiunta di Sn

Miglioramento del colore e della durezza            Aggiunta di Cr, Fe, B

Affinamento del grano  Aggiunta di Fe, W, Zr

Nella Figura 3 viene mostrato l’intervallo di fusione variabile di varie leghe 950Pd in cui il Ru viene sostituito da un terzo elemento (Me). Sul lato sinistro della figura troviamo la lega binaria 950PdRu; sul lato destro le leghe binarie 950PdMe. Alcuni elementi come Au hanno a malapena effetto sull’intervallo di fusione e sulla temperatura del liquidus. Altri elementi (Ag, Cu,Cr) hanno un effetto medio sull’intervallo di fusione e sulla temperatura del liquidus. Nel caso del rame sono necessarie quantità relativamente alte per ottenere un effetto. Gli effetti maggiori si hanno con l’aggiunta di Co e Fe. Tuttavia, a causa della loro tendenza all’ossidazione, la quantità deve essere limitata al 2% max.

Figura 3:              Effetto dell’aggiunta di leganti a 950PdRu. Il Ru è sostituito da un terzo elemento metallico (Me). L’asse X fornisce la quantità del terzo elemento in percentuale di massa. Calcolo effettuato utilizzando il database SNOB3 e ThermoCalc.

L’effetto della segregazione durante il processo di solidificazione può essere simulato tramite le cosiddette simulazioni di Scheil-Gulliver. L’intervallo di fusione effettivo di una lega solitamente aumenta, in quanto l’equilibrio termico completo che viene presunto nei diagrammi di fase dell’equilibrio non viene conseguito durante un processo di raffreddamento relativamente rapido. Ciò comporta una variazione continua della composizione chimica della fase liquida mentre la solidificazione procedere e questo effetto può essere studiato tramite le simulazioni di Scheil-Gulliver. L’effetto di tali variazioni della composizione non equilibrata della fusione sulla temperatura del solidus viene mostrato nella Figura 4 per una serie di leghe 950Pd-30Ru-Co,Fe. La 950Pd-Ru binaria mostra un intervallo di solidificazione molto stretto. L’aggiunta del 20 ‰ di Fe+Co riduce la temperatura del solidus e il processo di segregazione si fa più pronunciato. La segregazione di Fe e Co nella fase liquida comporta una riduzione della temperatura del solidus effettiva e consente un intervallo di fusione di circa 30-100 K. Ciò sembra promettente in termini di miglioramento del riempimento dello stampo, migliore alimentazione (riduzione del microritiro) e riduzione delle reazioni di microfusione.

Figura 4:              Calcolo di Scheil-Gulliver. Segregazione di leghe 950Pd-30Ru con contenuto di Fe e Co variabile.

Prove di microfusione

Dalle considerazioni di cui sopra è stata derivata una serie di composizioni della lega come mostrato nella Tabella 2. Come lega di riferimento è stata utilizzata una lega 950PdRu acquistata presso C. Hafner, Pforzheim, Germania. Le leghe sono state preparate tramite fusione ad arco da elementi puri con una purezza del 99,9% o superiore (acquistati presso HMW Hauner Metallische Werkstoffe, Germania). Il campione a forma di bottone è stato laminato a freddo nella lamina che è stata utilizzata per la microfusione centrifuga di alberi tipici conformemente alla Figura 5 con una massa di circa 100 g. Su questi alberi è stata realizzata una caratterizzazione di base che comprendeva la determinazione del colore, il rilascio di metalli, la durezza, la risposta al termoindurimento e la microstruttura. L’albero conteneva una serie di parti di gioielleria tipiche inclini ai difetti tipici della colata. La griglia è stata utilizzata per la prova del riempimento dello stampo mentre il campione a forma di lamina per le prove del rilascio di metalli e delle misure del colore. Sono state preparate e analizzate circa 35 composizioni di leghe. Nella Tabella 2 viene riportata una scelta di queste composizioni. Sono state selezionate le leghe più promettenti e modificate nel seguente passaggio.

Tabella 2:            Composizioni delle leghe testate in prove su piccola scala (selezione)

1.	Anello a tre sfere
2.	Anello con canale di alimentazione unico 
3.	Anello chevalier sottile
4.	Lamina
5.	Griglia
6.	Anello solitario
7.	Anello con canale di alimentazione doppio
8.	Anello chevalier pesante


Figura 5:              Configurazione dell’albero di colata e parti di colata

La colata ha richiesto un controllo di processo sofisticato allo scopo di garantire condizioni di colata riproducibili e affidabili (Figura 7). Come fonditrice è stato utilizzato il modello TCE10 della Topcast, Italia, che ha consentito la fusione e la colata entro 40-60 s dall’inizio del processo di riscaldamento. Per tutte le prove di colata è stato utilizzato un crogiolo al quarzo di qualità elevata del tipo "KGZ"di Porzellanfabrik Hermsdorf, Germania. Questo tipo di crogiolo si era rivelato adatto per le leghe di platino in un studio precedente. La temperatura del metallo è stata controllata durante la fusione e la colata con una termocamera. Ciò ha consentito una valutazione dettagliata della temperatura del metallo superiore a quella del pirometro integrato nella fonditrice. Persino la temperatura del cilindro ha potuto essere controllata tramite termocoppie montate sull’albero o vicino alla superficie del cilindro interna per documentare il surriscaldamento della microfusione. Tuttavia tali misure richiedono uno sforzo molto elevato e pertanto sono state utilizzate solo in una quantità molto limitata di prove di colata.

La temperatura del cilindro è stata selezionata in base alle dimensioni e alla forma delle parti ed è stata di 650°C per la maggior parte delle prove di colata. Questa temperatura si è dimostrata il miglior compromesso tra riempimento dello stampo elevato e bassa porosità da ritiro.  Per ridurre il più possibile le reazioni di microfusione è stato utilizzato gesso bicomponente a base fosfatica (platino Ransom&Randolph). Dopo la fusione le parti sono state sottoposte a prova non distruttiva tramite tomografia computerizzata e metallografia tradizionale.

Figura 6:              Fonditrice e controllo di processo (per la descrizione vedere il testo)

Un riempimento dello stampo ottimizzato richiede una configurazione dell’albero adeguata. In base all’esperienza dei progetti di fusione precedenti con platino, le parti sono state montate sul lato principale relativo al senso di rotazione della fonditrice. Nella Figura 7 viene illustrata la configurazione della colata, le forze di azione e un esempio della simulazione del processo di riempimento dello stampo. A causa de montaggio delle parti sul lato principale il metallo è obbligato a scorrere verso la punta dell’albero. Le parti vengono quindi riempite gradualmente dalla punta verso l’attacco di colata dell’albero. Dettagli sul processo di microfusione e sulla simulazione di colate sono disponibili in [18, 19].

Figura 7:              Condizione di colata nella colata centrifuga L’orientamento delle parti sul lato principale dell’albero, relativo alle forze in gioco. Le frecce blu indicano il senso di rotazione. Le frecce indicano le forze in gioco: arancio (inerzia), rosso (gravità) verde (forza risultante). Simulazione del processo di riempimento dello stampo.

Dopo la fusione l’albero è stato tagliato e documentato come mostrato nella Figura 8. La qualità della superficie è stata valutata utilizzando l’aspetto del campione a lamina. Il campione griglia ha fornito informazioni sul riempimento dello stampo, che è stato dato come percentuale dei punti di intersezione riempiti della griglia. È stata effettuata un’ispezione metallografica sugli anelli con canale di alimentazione doppio e singolo che sono inclini alla porosità da ritiro. La sezione metallografica del campione a lamina è stata utilizzata per la misura del colore prima e dopo una prova di rilascio di metallo in saliva artificiale. I risultati sono stati suddivisi in tre categorie che vengono riportate nella Figura 9 per il riempimento dello stampo, la reazione di microfusione e la porosità. La microstruttura e le dimensioni del grano sono state determinate utilizzando la microscopia elettronica a scansione. Sono stati indagati possibili difetti quali cricche, mancata omogeneità chimica o inclusioni (Figura 10).

Figura 8:              Risultati della colata e routine di valutazione (per la descrizione vedere il testo)

Figura 9:              Criteri di valutazione per riempimento dello stampo, qualità della superficie e porosità

Figura 10:            Microstruttura nello stato as-cast di leghe selezionate

Tabella 3:            Principali risultati di leghe selezionate in prove di colata full-size

Nella Tabella 3 vengono forniti i risultati di alcune composizioni delle leghe selezionate. 950PdRu mostra buone proprietà di base con dimensione di grano media e solo pochissime cricche intergranulari. L’aggiunta di Co riduce le dimensioni del grano e contribuisce a evitare completamente le cricche. Le aggiunte di Fe sono promettenti in termini di riduzione delle dimensioni del grano, ma provocano problemi con una porosità del gas massiccia. Malgrado ciò il Fe viene mantenuto come potenziale legante. Il Cu non ha apportato alcun vantaggio reale e ha ridotto la durezza comportando la distorsioni degli anelli già durante la sgessatura. Ciò ha portato all’esclusione del Cu. L’aggiunta di Cr ha comportato reazioni eccessivamente forti con la microfusione e cricche marcate, per cui è stato escluso dallo studio. L’aggiunta di Sn ha significativamente modificato la morfologia del grano, il che è stato valutato come uno svantaggio. Tuttavia il riempimento dello stampo è stato ottimo e le prestazioni complessive buone il che ha consentito di mantenere Sn nell’elenco di leganti promettenti.

Infine le leghe contrassegnate in verde sono state studiate ulteriormente mentre quelle contrassegnate in rosso sono state escluse dallo studio. In base a questa valutazione le leghe più promettenti sono state selezionate e ottimizzate in ulteriori passaggi tramite l’aggiunta di leganti extra. Tutte le leghe hanno mostrato una bassa durezza in questa fase dello sviluppo; pertanto l’obiettivo di ulteriore miglioramento era l’incremento della durezza.

Per migliorare la durezza la letteratura ha fornito il boro (B) e l’alluminio (Al) come componenti promettenti [20, 21]. Tuttavia entrambi gli elementi non sono di facile aggiunta a causa della loro elevata reattività. Ciò ha richiesto la preparazione di pre-leghe con quantità accuratamente regolate di Al e B. L’uso di tali pre-leghe ha consentito al fonditore di preparare leghe contenenti Al e B senza i rischi di ossidazione durante la fusione iniziale della lega. Ha inoltre permesso al produttore di controllare la quantità di legante in modo molto preciso. Nella Figura 11 vengono forniti risultati a livelli diversi di B e Al. Piccole aggiunte di B nell’ordine dell’1‰ (lega PD1502) incrementano in modo significativo la resistenza e la durezza preservando al contempo la duttilità. Le aggiunte di Al hanno un effetto simile, ma sono necessarie quantità molto più elevate di questo elemento. È stato rilevato un incremento lineare approssimativo della resistenza e della durezza.

Questi risultati sono stati determinati tramite la prova di trazione delle barre che sono state colate in stampi di rame. Tale colata comporta un raffreddamento rapido e potrebbe non essere rappresentativa per la microfusione. Pertanto sono state eseguite ulteriori prove tramite microfusione. I livelli di resistenza e la durezza vengono mantenuti dalla microfusione, ma la duttilità è significativamente più bassa. Questo è tipico ed è solitamente un effetto del struttura del grano colonnare e più grezza dopo la microfusione.

Figura 11:            Proprietà meccaniche di leghe selezionate basate su 950PdRu con aggiunte di B e Al

Ulteriori ottimizzazioni nelle prove di colata aggiuntive hanno avuto come risultato le composizioni fornite nella Tabella 4. Il contenuto di boro è stato ridotto per motivi di sicurezza, in quanto un più elevato livello di B può provocare frattura a caldo in condizioni di raffreddamento inadeguate. Una combinazione di Al e B ha fornito le proprietà migliori e affidabili in prove di colata ripetute. La combinazione di metalli è stata più efficace che singole aggiunte di quantità persino più elevate. Variazioni di leghe che utilizzano Fe e Sn offrono il vantaggio di un affinamento del grano e un migliorato riempimento dello stampo rispettivamente.

Tabella 4:            Composizioni di leghe ottimizzate che soddisfano i requisiti di durezza.

Un confronto con altre leghe bianche a caratura elevata (Figura 12) mostra alcuni specifici vantaggi delle leghe 950Pd di recente sviluppo. Rispetto a 950PdRu la durezza viene significativamente incrementata a livelli di 140-160 HV1, il che è considerato ottimale. Una durezza più elevata può essere vantaggiosa per una migliorata resistenza ai graffi, ma compromette la formabilità del materiale durante l’incastonatura delle pietre. Le leghe mostrano una risposta al termoindurimento che potrebbe essere utilizzata, nel caso in cui sia necessaria una durezza più elevata. Il confronto con le leghe di platino all’avanguardia 950 (colonne verdi) mostra proprietà superiori rispetto a 950PtRu, ma una durezza inferiore a 950PtRuGa, che è a volte considerato troppo duro. La durezza è anche paragonabile a quella delle leghe in oro bianco Pd a 18k contenenti zinco per una migliorata durezza (colonna gialla).

Ulteriori proprietà da prendere in considerazione sono il colore e la densità delle leghe. Per le leghe bianche l’indice di giallo (YI D1925) è lo standard accettato per la valutazione del colore [22]. Valori YI inferiori a 18 sono considerati "bianco premium", il che significa che le leghe non richiedono rodiatura. Le leghe basate su 950PdRu mostrano valori YI inferiori a 10, paragonabili a quelli delle leghe 950Pt. La differenza di colore tra 950PdRu e 950PtRu è a malapena visibile all’occhio umano. In contrasto le leghe in oro bianco Pd a 18k con un valore YI intorno a 18 appaiono molto più gialle. La densità delle leghe basate su 950PdRu è vicina a 12 g/cm³, che è il 60% delle leghe 950Pt e il 75% delle leghe in oro bianco a 18k. La densità più bassa consente al produttore di produrre gioielleria più massiccia allo stesso peso o gioielleria leggera, ad esempio orecchini o pendenti. La combinazione di proprietà etichetta le leghe 950PdRu di recente sviluppo come "leggere, brillanti e resistenti".

Figura 12:            Confronto con leghe commerciali (proprietà tipiche conformemente a [23])

4 Sintesi e conclusioni

Nel presente documento viene descritto lo sviluppo di leghe 950 Pd con migliorate proprietà per applicazioni di gioielleria. Sulla base di calcoli termodinamici sono state selezionate composizioni di leghe promettenti, che sono poi state fuse e colate tramite microfusione centrifuga. Sono stati utilizzati materiali per microfusione e crogioli tipici dimostratisi adatti per le leghe in platino. Questi materiali sono stati trovati adatti anche per le leghe 950Pd. La fusione è stata surriscaldata di circa 80 °C prima della colata. La temperatura del cilindro era di 650 °C nella maggior parte delle prove di colata. Le leghe contenenti boro possono essere sensibili al raffreddamento del cilindro. I cilindri devono pertanto essere lasciati raffreddare lentamente a temperatura ambiente prima della sgessatura.

Le nuove leghe si basano su 950PdRu e contengono componenti aggiuntivi per ampliare l’intervallo di fusione (Co, Sn, B), per ridurre la granulometria (Fe) e per incrementare la durezza (Al, B). La temperatura tipica del liquidus di tali leghe era di 1560-1570 °C, leggermente inferiore a 950Pd50Ru. L’aggiunta dei summenzionati componenti incrementa la durezza dai 100 HV1 ca. della lega binaria morbida 950PdRu a 140-160 HV1. Si presume che tale intervallo di durezza costituisca la durezza ideale per l’incastonatura delle pietre e la finitura, in grado di fornire sufficiente resistenza ai graffi quando si indossano i gioielli. Tale durezza viene anche raggiunta nel caso di leghe 950Pt da medio a dure di leghe di oro bianco senza nichel a 18k. Il colore delle leghe 950 Pd è paragonabile a quello delle leghe 950 Pt. Entrambi i gruppi di leghe mostrano un indice di giallo di circa 1, che è significativamente più bianco delle leghe in oro bianco premium (YI <18). La densità di 950Pd è di circa il 40% e il 25% inferiore rispetto a 950Pt e all’oro bianco Pd a 18k rispettivamente. La bassa densità è un vantaggio per gioielli leggeri o massicci.

La lega binaria 950PdRu si contraddistingue per la bassa durezza. Le nuove leghe 950Pd danno prova di durezza superiore mantenendo al contempo una buona capacità di riempimento dello stampo, reazioni di microfusione e crogiolo basse e sufficiente resistenza alla frattura a caldo con condizioni di processo adeguate. Possono pertanto diventare un’opzione per le applicazioni di gioielleria.

5 Ringraziamenti

Il presente lavoro è stato sostenuto finanziariamente da Norilsk Nickel, Russia. Si ringrazia Linus Drogs (AuEnterprises, USA) per il supporto al progetto e la consulenza durante la sua realizzazione. Un particolare ringraziamento va ai colleghi del fem per il loro contributo all’indagine SEM, alla metallografia e all’analisi chimica.

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